Algospeak: questo è il nuovo linguaggio che si diffonde virale su Internet per una lotta nobile | Ecco lo scopo e come si comprende

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Nuovo algoritmo dei social che censura le parole che violano le regole della community – www.iPaddisti.it

Nasce un nuovo tipo di comunicare sui social conosciuto come Algospeak. La necessità è quella di rendere il social più “pulito”.

Lo scopo principale di Algospeak sarà proprio quello di controllo e verifica dei termini per evitare particolari violazioni della community.

L’ambiente dei social è in continua evoluzione, mode che vanno e mode che tornano, un vero e proprio ambiente aperto a tutti. Proprio per questo è necessario che vi sia una sorta di controllo che possa permettere a tali ambienti social di essere sempre accessibili a tutti.

Proprio negli ultimi giorni si è sentito tanto parlare del nuovo algoritmo dei social, noto con il nome di Algospeak. Il suo principale ruolo è quello di tener d’occhio il linguaggio utilizzato dagli utenti sui social.

Se, ad esempio, in un commento appaiono delle parole che violano la normativa della community, tale algoritmo avrà il compito di sostituire tali termini con delle parole in codice o delle emoji.

L’algoritmo che renderà i social meno espliciti

Attualmente, tra i principali social che utilizzeranno tali sistemi ritroviamo Instagram, TikTok, Facebook e Twitter. L’algoritmo di cui abbiamo parlato in precedenza è una sorta di anti-censura sui social. Infatti, se precedentemente i commenti venivano improvvisamente cancellati, adesso resteranno sul social ma cambieranno forma, verranno arricchiti con emoji e particolari parole in codice. Lo scopo è quello di mantenete l’ambiente social quanto più accogliente possibile e offrire la possibilità a tutti di abitarlo rendendo i termini molto più moderati.

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Emoji e parole in codice, sono queste le nuove tendenze – www.iPaddisti.it

Alcuni esempi di Algospeak

Sebbene questa per noi sia una vera e propria novità, in alcune parti del mondo i social già hanno largamente compreso in che modo Algospeak. Ad esempio, in spazi digitali di lingua inglese, quando si fa riferimento all’ambito sessuale, viene spesso utilizzato il simbolo della pannocchia. Anche in italia, man mano la situazione sembra cambiare. Sui social, infatti è possibile già notare come alcune parole vengono camuffate o mascherate per evitare la censura. Di sicuro avrete notato, soprattutto sui contenuti TikTok scritte come “Isr43le” e “H**as” in riferimento alla triste situazione di Israele e Hamas. Ma non solo, sono nate anche particolari assonanze come quella dell’emoji del violino che sta per violenza.