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“AI come Armi Nucleari”: il grido di allarme del CEO all’Umanità | Il peggior incubo degli scienziati si sta realizzando

L’intelligenza artificiale potrebbe portare a gravissimi risultati, se non controllata – ipaddisti.it

Sam Altman, il CEO di OpenAI e padre di ChatGPT, in commissione Giustizia del Senato negli USA: regolamentare l’intelligenza artificiale. Le sue dichiarazioni puntano a sensibilizzare le sfere politiche introducendo la necessità di regole forti che possano contenere il potenziale distruttivo dell’IA. Molte le proposte di Altman alla commissione americana, ma il CEO non risponde su questioni fondamentali come le tecniche di addestramento e il copyright.

Negli ultimi anni abbiamo iniziato a osservare una serie di scelte piuttosto simili. Dagli Stati Uniti, infatti, periodicamente arrivavano le registrazioni dei CEO di grandi gruppi tecnologici interpellati dalle commissioni statali americane. Il più famoso, probabilmente, è il caso di Zuckerberg, il patron di Meta, al quale erano stati chiesti approfondimenti su aspetti non chiari riguardanti la protezione dei dati personali degli utenti.

Adesso, invece, è il turno di chi si è manifestato davvero come un fulmine a ciel sereno nella nostra quotidianità: Sam Altman, CEO di OpenAI. L’azienda, che ha visto anche lo zampino di Elon Musk e i finanziamenti di Microsoft, è stata responsabile dell’arrivo di ChatGPT sui nostri device. Il primo contatto del grande pubblico con un’intelligenza artificiale generativa e conversazionale è stato quasi un’epifania. Per gli esperti del settore, però, si trattava solo di naturale innovazione tecnologica.

Altman alla commissione USA: “Se questa tecnologia va male, può andare molto male”

Fin da subito abbiamo avuto la riprova di come sia facile creare immagini di eventi mai accaduti, o produrre vere e proprie canzoni con artisti che non hanno mai cantato quei pezzi. Uno dei pericoli principali portati dall’IA, dunque, è la larga diffusione delle fake news. Ma non solo: Altman, infatti, ha invocato la necessità di regole che controllino e limitino l’operato dei big del settore, tra cui OpenAI e Google. Nella sua visione, l’intelligenza artificiale aiuterà a svolgere molte mansioni e aprirà gli orizzonti alla creazione di più lavoro.

Altman ha espresso la necessità di controlli e licenze che rispettino gli standard internazionali – ipaddisti.it

Se a svilupparla però fosse qualcuno con intenzioni sbagliate, sarebbe la fine. Da questo arriva la proposta del CEO di creare un’organizzazione internazionale indipendente in grado di effettuare controlli standard, soprattutto per evitare che l’IA acquisisca capacità di autoriproduzione. Nonostante le belle richieste di Altman al senato, lo stesso ha sorvolato sulle domande relative alla trasparenza dell’addestramento delle intelligenze artificiali, così come sulla volontà di evitare l’utilizzo di materiale protetto da copyright per il loro addestramento.

Published by
Domenico Rossi