Addio Omegle: utilizzato per “crimini indicibilmente atroci” era il preferito dei ragazzi | Il lato oscuro dei Social

Arriva la fine definitiva di Omegle
Omegle chiude definitivamente a causa della continua violazione delle regole – www.iPaddisti.it

Chiude definitivamente il sito di chat video più popolare di sempre. Omegle dirà per sempre addio agli utenti affezionati. Per quale motivo?

Violazione della privacy e adescamento di minorenni da parte di predatori sessuali. La situazione appare irrecuperabile.

“Alcune persone ne hanno abusato, commettendo anche crimini indicibilmente atroci”, sono queste le parole usate da Leif K Brooks per spiegare la motivazione per cui uno dei siti più in voga del momento sia stato chiuso in maniera definitiva.

Nato nel 2009, Omegle ha raccolto nel corso del tempo sempre più adesioni, soprattutto tra i ragazzini che ne vedevano un vero e proprio passatempo. E’ così che dopo 14 anni, il creatore Brooks ha deciso di porre fine alla sua esistenza.

Tra le principali cause, lo stesso creatore ne indica gli usi impropri da parte degli utenti e tutti gli attacchi che, ormai, sono diventati insostenibili. Ma non solo questo, pare infatti che si sia andati ben oltre e siano stati commessi addirittura dei crimini troppo gravi da poter metterci una pietra su.

Omegle, dalla socialità all’illegalità

Se in principio, lo scopo di Omegle era quello di poter creare un luogo dove le persone potessero incontrarsi e conoscersi online divertendosi, adesso la situazione appare profondamente cambiata. Omegle ora è il regno dove dilagano bullismo, nudità, atti sessuali mostrati davanti alla telecamera. Addirittura, il creatore riporta un caso particolarmente delicato che vede come protagonista una bambina di 11 anni adescata da un predatore sessuale proprio su Omegle. Insomma, in più modi gli utenti hanno violato le normative di Omegle. Lo stesso caso della bambina, era infatti vietato l’accesso ai minorenni ma comunque gli utenti hanno trovato il modo per bypassare questo limite. Ed è ciò che ha principalmente spinto Brooks a dichiarare il fallimento affermando: “Non può esserci un resoconto onesto di Omegle senza riconoscere che alcune persone ne hanno abusato, commettendo anche crimini indicibilmente atroci”. Insomma, la fine era inevitabile.

sito omegle
Attuale stato del sito Omegle – www.iPaddisti.it

Le tristi parole di Leif K Brooks

Attualmente il sito è totalmente fuori uso e, dove un tempo comparivano le finestre di dialogo ora non vi è altro che una fredda lapide che indica proprio la morte di Omegle. A ciò segue una lunga e risentita lettera che inizia con “Cari sconosciuti”. La lettera è scritta dallo stesso Brooks dove spiega minuziosamente tutto ciò che l’ha portato a voler creare una piattaforma del genere. In questa si parla di tutti i suoi successi e della sua più grande sconfitta, appunto la fine di Omegle. Lo stesso, inoltre ci parla di una premessa iniziale, di ciò che avrebbe dovuto essere la piattaforma: “Quando usavi Omegle, ti metteva a caso in una chat con qualcun altro. Queste chat potevano essere lunghe o brevi come da scelta. Se non volevi parlare con una persona in particolare, per qualsiasi motivo, potevi semplicemente terminare la chat e passare ad un’altra con qualcun altro. Era l’idea di incontrare nuove persone”. Insomma, ciò che era uno strumento ricco di possibilità, è diventato un vero e proprio incubo lasciando spazio alla parte più sconcia, triste e impura della società. Tale luogo ora verrà chiuso per sempre, ma il risentimento è alto. Ciò lo si può sentire dalle parole di chiusura della lettera indirizzata agli utenti dove Brooks sembra proprio rivolgersi al suo caro Omegle: “Mi dispiace tanto di non aver potuto continuare a lottare per te”.