Samsung Galaxy Note 3 smontato pezzo per pezzo

Samsung Galaxy Note 3 smontato pezzo per pezzo

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Già disponibile per la vendita in Italia al prezzo suggerito di 729 euro, il nuovo Samsung Galaxy Note 3 è un phablet che può essere considerato senza problemi la “versione riveduta e corretta” del precedente modello.

Gli ingegneri di Samsung infatti non hanno portato chissà quali innovazioni rispetto al Note 2, e pure le dimensioni del display sono rimaste praticamente le stesse. Niente scocca a prova d’acqua, niente doppio flash LED, niente lettore di impronte digitali.. questo Galaxy Note 3 non porta nulla di nuovo sul mercato, e la casa sud coreana deve rendersi conto che la concorrenza in questi ultimi mesi non è certo rimasta a guardare, e adesso possiamo trovare tantissime alternative valide.

Il Galaxy Note 3 rimane comunque un device interessante dal punto di vista dell’hardware, e gli esperti del sito TechInsights si sono divertiti a smontarlo pezzo per pezzo, analizzando con cura ogni singolo componente. Desideriamo sottolineare un dettaglio: il costo di produzione del prodotto è di “soli” 240 dollari. Considerato che il prezzo di vendita è di 729 euro, potete ben immaginare quanto sia grande il margine di guadagno per il colosso asiatico, anche includendo i costi per lo sviluppo, marketing e distribuzione.

Samsung Galaxy Note 3 smontato pezzo per pezzo

Come potete notare dalla galleria fotografica di TechInsights (link in calce alla notizia), i componenti interni sono disposti con cura nella scocca del phablet, e ovviamente la generosa batteria al litio da 3200 mAh ruba molto spazio. Qualcomm è responsabile per la produzione del processore, del chip grafico e dei chip che regolano i consumi energetici, mentre sia la memoria flash che la RAM sono prodotte da Samsung. L’azienda Broadcom ha realizzato il chip NFC, e Wacom ha messo la firma sul digitizer controller, indispensabile per il corretto funzionamento del pennino S-Pen.

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