Piante Contro Zombie 2 ovvero come rovinare un gioco di successo

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Spesso vi parliamo di Piante contro Zombie, uno dei giochi più apprezzati dagli utenti iOS, uno dei più acquistati di sempre e anche uno dei primi ad essersi reso disponibile sui nostri dispositivi: ed è proprio per questo che l'attesa per il suo sequel ufficiale, che arriva diversi anni dopo l'uscita del gioco originale ricco di grandi promesse come nuove piante, nuovi zombie e soprattutto i viaggi nel tempo che permetteranno di giocare in vari tipi di ambientazioni storiche come il Far West o l'antico Egitto, è uno dei giochi più attesi di sempre.

Il gioco verrà presentato nel “paradiso” dei giochi, l'E3 di Los Angeles, e arriverà sui nostri schermo il 18 Luglio, data per molti da segnare sul calendario. Ma il gioco sarà un freemium.

Nemmeno degli sviluppatori di uno dei giochi uno dei giochi più acquistati di sempre (il prezzo si aggirava sugli 8 euro e Piante Contro Zombi era costantemente in cima alle classifiche iOS per non parlare di quelle Android) hanno saputo resistere ad un modello che richiama guadagni facili grazie ad utenti che non hanno problemi a spendere soldi reali non per acquistare un gioco completo ma per avere una pianta più forte, rovinando in questo modo l'esperienza a chi, legittimamente, il gioco vorrebbe acquistarlo subito e non avere alcun tipo di pensiero dopo.

Peraltro gli sviluppatori hanno dichiarato che l'avventura sarà fruibile anche in modo completamente gratuito, senza spendere. Tuttavia non ci è dato di sapere il livello di frustrazione che questo comporterà. Sarebbe come un gelataio che scrive “gelati gratis” sul suo negozio e che al massimo sarebbero assaggi dei gelati. L'obiettivo del gelataio è di vendere, quello dello sviluppatore di guadagnare dal gioco. È matematico.

Non ci resta quindi che aspettare l'E3 di Los Angeles (che si terrà dall'11 al 13 Giugno e su cui vi terremo informati su iPaddisti.it) e successivamente il 18 luglio per sapere se anche Piante Contro Zombie sarà un gioco bellissimo rovinato da un sistema di acquisti orrendo.

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