Phil Schiller: intervista sul Macbook Retina e la memoria dell’iPhone

Phil Schiller: intervista sul Macbook Retina e la memoria dell'iPhone

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Phi Schiller, vice presidente senior del marketing Apple, in una recente intervista si è sbottonato su alcuni argomenti piuttosto interessanti, come l’autonomia dell’iPhone, la memoria a disposizione e la filosofia dietro alla progettazione del nuovo Macbook Retina da 12 pollici.

L’intervista, condotta da John Gruber di Daring Fireball, è iniziata con qualche domanda sulla memoria flash a disposizione degli utenti iPhone. Il modello entry-level dell’iPhone 6 è provvisto di 16 GB, che improvvisamente diventano pochi se scarichiamo molte app, musica, foto e video. Una cosa del genere accade anche con i tablet iPad, e Schiller ha risposto che la soluzione non è aumentare i GB a disposizione, bensì sfruttare le potenzialità del servizio iCloud:

“Usando sempre più i servizi di iCloud per i documenti, i video e la musica, ci siamo convinti che forse i clienti più parsimoniosi riescono a vivere in un ambiente in cui non hanno bisogno di spazi infiniti di storage locale perché questi servizi alleggeriscono il carico.”

Il problema è che soltanto i primi 5 GB di iCloud sono gratuiti. Ovviamente ci sono altre valide alternative al servizio proposto da Apple, ma a molte persone interessa salvare qualcosa nella memoria locale, così da potervi accedere in qualsiasi momento. Da sempre sottolineiamo che il tallone d’Achille dell’iPhone e dell’iPad è l’assenza dello slot d’espansione microSD, ma ormai bisogna mettersi il cuore in pace, una feature del genere non arriverà mai e poi mai su un iDevice.

L’autonomia dell’iPhone potrebbe essere migliore, è vero, ma inserire una batteria più capiente avrebbe compromesso il peso e lo spessore del prodotto. E per quanto riguarda il Macbook Retina da 12 pollici:

“Se ogni volta ci limitiamo a fare modesti aggiornamenti incrementali, dove sarebbe il gusto? Dobbiamo correre dei rischi. Questa è la Apple che voglio, e voglio che sia coraggiosa e aggressiva nel correre i rischi.”

Siete d’accordo con quanto detto da Phil Schiller?

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