L’Antitrust controlla l’AppleCare

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La Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha aperto un procedimento di controllo sull’AppleCare, il sistema che permette di aumentare la durata della garanzia sui prodotti Apple al costo di 70 Euro, che viene però completamente scalato in caso di attivazione da parte di possessori di Partiva Iva o di titolari di azienda.

Apple chiarisce, al momento dell’acquisto di un prodotto di propria fattura, che la durata della garanzia è di un anno e il prosieguo è a carico del consumatore che dovrà aggiungerla a quella a norma di legge. Pesante è la critica dell’Agcm a tale procedimento che dichiara:

“Secondo i primi accertamenti compiuti dagli uffici la società Apple, insieme alla catena di vendita Comet, proporrebbe un contratto di assistenza a pagamento (AppleCare) senza chiarire al consumatore che il contratto si sovrappone temporalmente al secondo anno della garanzia legale che non comporta costi per il consumatore”.

C’è da chiarire, comunque, che soltanto per iPad e iPhone sorge il problema: infatti per Mac e CinemaDisplay la garanzia, già di due anni, viene ampliata al terzo anno. Ovviamente i due anni, ci tiene a chiarire l’Agcm, sono già previsti dall’Unione Europea, quindi la Apple farebbe pagare un servizio che risulta essere un diritto per il consumatore. Si parla di una multa di 500mila Euro e la possibilità per il consumatore di citare in sede civile la casa di Cupertino e recuperare la somma spesa.

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