iPad Mini 2: bocciata la qualità del Retina Display, colori non fedeli

iPad Mini 2: bocciata la qualità del Retina Display, colori non fedeli

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Il nuovo iPad Mini di seconda generazione è da poco arrivato sugli scaffali d’elettronica di tutto il mondo, e sul web iniziano ad essere pubblicate le prime recensioni a riguardo. Purtroppo, il Retina Display viene bocciato per quanto riguarda la qualità e la scarsa fedeltà dei colori.

Pochi giorni fa vi avevamo segnalato che l’iPad Mini 2 soffre di alcuni problemi di ritenzione delle immagini, e adesso vi facciamo sapere che lo schermo del nuovo piccolo tablet della Mela è stato giudicato come uno tra i peggiori di tutto il mercato.

Per ragioni probabilmente legate alla capacità produttiva, è facile che i vertici di Apple abbiano spinto sulla quantità piuttosto che sulla qualità dei display LCD prodotti dai vari partner asiatici, e questi sono i risultati.

iPad Mini 2: bocciata la qualità del Retina Display, colori non fedeli

Stando a quanto dichiarato dagli esperti del sito Anandtech, l’unico punto positivo del Retina Display è la sua alta risoluzione e densità di pixel, tuttavia la resa dei colori è molto scarsa. Non solo è inferiore a quella del “fratello maggiore” iPad Air, ma anche a tanti prodotti della concorrenza, come il nuovo Google Nexus 7 oppure l’Amazon Kindle Fire HDX 7. In pratica, il display ha un gamut di colori parecchio inferiore rispetto alla classica copertura sRGB.

Anche gli esperti di DisplayMate hanno deciso di bocciare la qualità del Retina Display dell’iPad Mini 2:

“Sfortunatamente, l’iPad mini Retina arriva ad un lontano terzo posto dietro gli schermi innovativi del Kindle Fire HDX 7 e del nuovo Nexus 7 poiché possiede ancora quel piccolo 63% di Gamma dei Colori dell’iPad mini originale e persino del vecchio iPad 2. Si tratta di una lacuna imperdonabile per un tablet premium di ultima generazione. Invece di muoversi verso gli LCD Low Temperature Poly Silicon, più costosi ma più performanti, Apple ha scelto di continuare a scommettere sugli IGZO, il che ha portato a scarsità nella produzione e a prodotti inferiori.”

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