Greenpeace, Apple utilizza il 100% di energia rinnovabile

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Ricco non vuol dire necessariamente scorretto: essere tra le aziende più ricche al mondo, non significa non poter essere anche leader della salvaguardia dell’ambiente. Lo insegna Apple che, stando a un ultimissimo rapporto sull’energia rinnovabile e sull’energia pulita stilato da Greenpeace, ha dimostrato di utilizzare il 100% di energia sana. Nel rapporto vi sono anche altre aziende, come Microsoft, Yahoo, Facebook, Google, Telecity, eBay, Twitter, Amazon, IBM, ma a svetta è proprio l’azienda di Cupertino.

Per iTunes e iCloud viene utilizzata completamente energia rinnovabile, grazie a una solar farm che fornisce l’apporto energetico necessario al data center collocato in North Carolina. Non da meno è stata Google, che si è assestata su un 34% del suo data center alimentato da energia rinnovabile: ben lontano dalla totalità della Mela, ma pur sempre un risultato invidiabile da tanti altri colossi americani. In questo 34% troviamo YouTube, Play Store, Gmail e tanti altri servizi che Google alimenta quotidianamente, tutti in maniera rinnovabile. Tra le aziende che vi abbiamo nominato in apertura, però, è Amazon che riceve un’aspra critica dal rapporto: non tanto per il suo scarso utilizzo di energia sana, ma principalmente perché non dà trasparenza a tali situazioni. Il rapporto indica soltanto al 2% l’utilizzo di energia rinnovabile del data center in North Virginia.

Chi invece detiene il record, se così possiamo definirlo, di utilizzo di Gas Naturale è eBay, che arriva al 47%, sfruttando esclusivamente per il 6% l’energia rinnovabile; leader dell’energia nucleare è, invece, SalesForce, con il 26% d’utilizzo, ma al quale fa da contraltare il 28% di energia rinnovabile. Non soddisfa Microsoft, che oltre al 21% di Gas Naturale si affida anche al 32% di carbone, più il 18% di energia nucleare, lasciando soltanto al 29% l’energia rinnovabile: per un’azienda della sua portata è indubbiamente un dato che fa riflettere. Allo stesso tempo la trasparenza si assesta su una valutazione C, così come Oracle e Rockspace: meglio di Amazon, che come detto prima è al gradino più basso con una F, ma anche peggio di Apple.

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