Dov’è la mia Acqua 2 per iPad: la decadenza di un ottimo titolo

[adrotate banner=”1″]

Anche le cose belle sono destinate, prima o poi, a finire. E parlando magari non di fine, ma sicuramente di decadenza, il nuovo capitolo delle avventure di Swampy, che attira i giocatori per il fatto di essere gratuito, ci si avvicina molto.

Quando, un paio di anni fa, fu reso disponibile per iPhone e iPad un piccolo gioco Disney, con protagonista un simpaticissimo coccodrillo, il gioco fu accolto con onori oltre ogni genere: si trattava, effettivamente, di uno dei giochi più carini che potevamo trovare su App Store, aveva molti livelli, costava solo 79 centesimi. Con il tempo i livelli sono aumentati, alcuni messi a pagamento, e in tutto il primo capitolo può esserci costato sui 5 euro distribuiti in due anni: praticamente nulla. Anche i seguiti Dov'è il mio Perry e Dov'è il mio Topolino hanno riscosso il loro successo, e sono entrambi molto carini e costano poco.

Ma con il nuovo “Dov'è la mia acqua 2” no, non ci siamo. Il modello free to play (gioco messo a disposizione gratis per poi trovarci davanti ad acquisti in-app) è ormai molto utilizzato, e in alcuni casi funziona, come in Piante contro Zombie 2, ma non qui.

Una volta scaricato ed installato il gioco, ci troviamo davanti a un vasto numero di livelli, alcuni con protagonista Swampy, altri con Cranky o Allie. I livelli sono molti, ma giocando man mano ci accorgiamo che molti sono simili tra loro e non troviamo grossi stimoli a proseguire. C'è qualche idea buona, come i livelli da completare mentre lo schermo scorre da solo e quindi dobbiamo essere veloci o i livelli a gravità invertita, che sono carini e stuzzicanti, ma nessuna delle innovazioni introdotte può ovviare a quello che è il vero problema del gioco: l'energia.

Abbiamo infatti a disposizione un certo numero di tacche di energia e ogni volta che proveremo un livello, che lo completiamo o no, ne perderemo una. Quando saranno terminate dobbiamo aspettare dieci minuti l'una per ricaricarle, oppure ovviamente pagare soldi veri. Il problema non si sente tanto all'inizio del gioco quando i livelli sono semplici, ma dopo: quando dobbiamo ripetere più volte un livello perché magari non abbiamo preso una paperella perderemo una tacca, e in breve queste si esauriranno tanto che, se non siamo troppo bravi potremmo impiegare anche più giorni a portare a termine un solo livello, rendendo il tutto quasi frustrante. Oppure pagare, ovviamente, per un beneficio che sarà immediato ma con un problema che puntualmente si ripresenterà qualche livello dopo. Con costi per l'energia nemmeno irrisori, tra l'altro.

Insomma, dopo un primo capitolo che ci ha fatto divertire tantissimo pagando veramente poco troviamo un gioco che è tutto il contrario, e anche le (non molte) novità introdotte certo non ci fanno dimenticare la frustrazione del sistema utilizzato. Peccato, veramente, per la decadenza di uno dei migliori brand che potevamo trovare in App Store.

[app 638853147]

[adrotate banner=”2″]