Current Biology, il touchscreen migliora la velocità del cervello

Businessman using touch screen device

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La forza del touchscreen nei device moderni è palese: oltre al cambiamento radicale apportato nella nostra vita quotidiana, utilizzare il sistema touch ci ha permesso di velocizzare moltissime delle nostre azioni e, di rimando, il nostro cervello. A testimonianza della forza sociale scaturita dall’arrivo del touchscreen ci ha pensato uno studio da poco pubblicato sulla rivista Current Biology, che ha sottolineato come il cervello di chi utilizza il touchscreen sia più veloce di chi si affida a una tastiera per smartphone.

«Il nostro cervello non è una struttura statica, ma fortemente plastica e si modifica in relazione all’ambiente in cui si sviluppa e agli stimoli che riceve – spiega il dottor Giuseppe Scotti, neuroradiologo della clinica Humanitas di Milano, come si legge in un articolo pubblicato solo loro sito ufficiale – Il touch screen è un dispositivo del tutto particolare, sconosciuto fino a pochi anni fa, in grado di mettere in connessione informazioni visive che rispondono al tocco delle dita della mano: è per questo che nei soggetti che hanno fatto uso di smartphone nella ricerca l’area cerebrale associata alle informazioni provenienti dalla punta delle dita risulta più attiva rispetto ai soggetti che utilizzano un telefono con una tastiera “vecchio tipo”».

Inoltre il dottor Scotti sottolinea anche come la plasticità del nostro cervello sia ad alti livelli in età infantile: la dimostrazione arriva dal fatto che i bambini, a contatto con uno schermo touch, dimostrano più dimestichezza rispetto ai genitori nell’utilizzo delle nuove tecnologie, con le quali nascono e crescono. Stimoli sempre diversi che andranno a condizionare le generazioni che verranno, migliorandone la reattività e la risposta, oltre che la velocità del cervello.

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