Compare su App Store un gioco completo, ma è un falso: ora è rimosso, ma… come ci è arrivato?

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Gli sviluppatori conoscono bene i tempi che passano dall’invio di un’applicazione per l’approvazione all’approvazione vera e propria. Anche solo per aggiornare un’app, perché magari ha un bug, possono passare due settimane a seconda dei periodi, e questo fa pensare che i controlli delle applicazioni che finiscono su App Store siano rigidi e atti a mantenere un’alta qualità.

Così non è, e ne abbiamo avuto prova diverse volte perché diverse applicazioni che nascondevano qualcosa di illegale (come gli emulatori) sono finiti diverse volte su App Store, per poi essere rimosse da Apple. Che, però, non aveva controllato granché bene.

Tuttavia, il caso più eclatante è quello successo in questi giorni: è arrivato su App Store, al costo di 5,49 euro, il gioco CupHead, un gioco che esiste per Xbox One e PC e che ha ottenuto molto successo per il suo ricordare i cartoni animati dei primi del ‘900.

Il problema è che il gioco, nonostante l’icona fosse perfetta e gli screenshot fossero quelli del gioco (presi dalla versione Xbox)… era un falso, e quando si apriva il gioco non c’era, ma c’erano solamente delle immagini.

A far notare la truffa sono stati gli stessi sviluppatori della versione Xbox, che non possono rilasciare il gioco su altre piattaforme a causa di un accordo con Microsoft. Viste le insistenti segnalazioni il gioco è stato cancellato da Apple dopo poche ore, ma nel frattempo molti utenti lo avevano scaricato, pensando che fosse l’originale.

Per cui, torna il problema dei controlli Apple, che sembrano sempre più carenti perché ormai sono diverse le applicazioni che compaiono sullo store “per sbaglio”. A questo va aggiunto il fatto che Apple non ha rilasciato alcun comunicato né di spiegazioni, per l’avvenuto, ma soprattutto nemmeno per chiedere un rimborso per gli utenti che lo avevano acquistato senza sapere che si trattava di una truffa.

Nonostante questo, su App Store una procedura per il rimborso c’è, come abbiamo spiegato, per cui vi invitiamo a leggerla se foste caduti nella trappola.

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