Che differenza c’è tra NightShift di Apple ed F.Lux di Android? Ce lo spiega direttamente Apple!

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Una delle modalità più interessanti introdotte su iPad (e anche su iPhone) da Apple negli ultimi tempi si chiama Night Shift, ed è un’opzione molto utile per chi usa questi dispositivi: in pratica, serve a modificare la colorazione degli schermi durante la notte, riducendo le tonalità blu e favorendo quelle rosse, così da creare una luce più naturale che non disturba il sonno, quando usiamo iPhone e iPad in camera da letto e a luce spenta.

Per chi ha un dispositivo Android, o per chi ha avuto il Jailbreak in passato, probabilmente il nome F.Lux apparirà familiare: si tratta di un’app per Android che fa esattamente la stessa cosa, ma viso che su iOS non c’erano i permessi per fare una cosa del genere, l’app è stata distribuita tramite Cydia, fin quando Apple non ha aggiunto da sola una funzione del genere. Funzione che, tuttavia, per chi le ha provate entrambe risulta peggiore rispetto a quella di F.Lux, soprattutto in relazione al fatto che Night Shift su iPhone e iPad lascia troppi toni blu rispetto a F.Lux sui dispositivi Android.

Così un utente comune ha chiesto nientemento a Craig Federighi, uno dei megaingegneri-che-fa-anche-i-keynote di Apple, il motivo, sapendo già che non gli avrebbe risposto… e invece gli ha risposto.

Il problema, in pratica, è che gli iPad hanno lo schermo basato su una tecnologia diversa (LCD) rispetto alla maggior parte degli schermi Android, che sono OLED. Questo è già causa di diversi problemi, come il fatto che il nero dei Samsung (ad esempio) è un nero-nero, mentre quello di iPad è un grigio molto scuro. E riguardo a Night Shift, il problema degli schermi LCD è che i fosfori rossi impiegano più tempo rispetto agli altri a perdere il colore, così che se i toni blu fossero eliminati del tutto si verrebbero a creare delle “strisce” nel momento in cui si esegue qualsiasi azione.

E’ questo il motivo per cui gli ingegneri Apple hanno deciso di fare un Night Shift più “leggero” rispetto alla controparte Android, in modo che l’esperienza utente rimanga la migliore possibile anche durante la notte.

Ma, ovviamente, rimane a noi utenti una domanda: che cosa aspetta Apple a dotarsi anch’essa degli schermi OLED? Vista la spiegazione a questa storia del Night Shift, la domanda diventa ancora più importante. Per adesso su Apple Watch ci sono, per iPhone si parla del 2017. E per iPad?

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